La Festa dei Santi Filippo e Giacomo
Il culto...

Il culto dei Santi Filippo e Giacomo, a Diso, si perde nel tempo e ripercorrendo la sua storia a ritroso, nulla vi si trova di definito che ne possa indicare gli albori. Una sola, dunque, la certezza e non certo di poco conto: da generazioni la venerazione verso i due Apostoli cresce di anno in anno come un'onda lenta d'alta marea e ricopre di se il paese, nel quale tutto parla e tutto si immedesima nelle effigi di questi martiri della fese.
Non vi è casa, nicchia muraria, e soprattutto cuore di persona, all'interno del quale non alberghi l'immagine di quelli che nel corso dei secoli sono definiti, quasi familiarmente "I Santi Nosci"
La festa liturgica dei Santi Filippo e Giacomo, nel passato si celebrava il primo maggio, fu poi spostata all'undici maggio ed oggi si celebra il tre maggio, ma i cittadini di Diso, imperterriti, hanno continuato a festeggiare i Santi protettori il primo maggio di ogni anno, fatto questo che oltre a sottolineare l'orgoglio nella venerazione dei Santi ne ha rafforzato la fede e la tradizione.
Nemmeno nel lontano 1889 quando la giornata del 1° maggio, con delibera di un congresso internazionale, fu proclamata "festa del lavoro", i cittadini di Diso hanno cambiato la loro tradizione e pertanto il 1° maggio a Diso è essenzialmente la festa dei Santi Filippo e Giacomo.
I festeggiamenti in onore dei Santi patroni, sicuramente tra i più solenni dell'intera regione, fanno parte, ormai a buon titolo, della storia, della tradizione, dellarte e più in generale della cultura della comunità disina.
Il cocktail di luminarie, fuochi pirotecnici, concerti bandistici, dà vita ad un intreccio di luci e colori che contribuiscono a trasformare la piccola cittadina in un grande palcoscenico, allestito da alcune persone riunite in comitato, attente che tutto vada per il verso giusto e che oltre ad attirare nel piccolo centro salentino una marea di devoti appassionati, non solo dai paesi vicini, ma anche da fuori regione, è diventato un appuntamento fisso per tanti disini che pur essendo fuori, per motivi di lavoro e studio, cercano in tutti i modi di essere presenti e dimostrare l'attaccamento alle proprie origini e ai Santi.
Anche se realmente inizia il ventuno aprile di ogni anno con l'esposizione delle statue al culto dei fedeli e l'inizio del solenne novenario, per termiare il tre maggio, data fissata dalla chiesa per la festa liturgica dei due Santi Apostoli, la fetsa in onore dei Santi Filippo e Giacomo a Diso, non ha un vero e proprio inizio e né una fine ben definita, ma continua a ruotare ininterrottamente di anno in anno con sempre maggiore fervore ed attaccamento. anche se ogni tanto si alza qualche voce di critica sulle spese esorbitanti necessarie al suo svolgimento, bisogna affermare che in mancanza di un qualsiasi elemento di distinzione, il popolo di Diso coltiva la sua devozione verso i Santi Filippo e Giacomo identificandosi orgogliosamente con essa e cercando in tutti i modi di renderla sempre più interessante e maestosa al fine di divulgare la fede verso i suoi Santi patroni.

Il comitato feste...

Il comitato feste è una delle massime Istituzioni di Diso ed è difficile che un cittadino nella sua esistenza non ne entri a far parte almeno per una volta. Il comitato dura in carica un anno e si sobbarca il gravoso onere di organizzare il programma civile e quello religioso delle feste in onore di S.Oronzo, della Madonna dell'Uragano e in modo particolare di quella dei S.S. Apostoli Filippo e Giacomo, protettori di Diso, per la quale è incentrata la maggior parte degli sforzi non solo dei componenti il comitato, ma dell'intera comunità disina. E' da sottolineare che grazie al sano antagonismo creatosi nel corso degli anni tra i vari comitati che a turno si sono susseguiti nell'organizzazione di tali festività, si è riusciti a creare un sempre crescente ricambio generazionale, fenomeno che, a differenza di altri luoghi, rassicura molto sul futuro di queste secolari tradizioni
Il comitato si forma generalmente all'inizio di ottobre, quando, dopo trattative molto spesso segrete e simili a quelle effettuate per la formazione di una lista elettorale, il candidato presidente fa richiesta al parroco di suonare le campane e con una cerimonia semplice, ma attesa da tutta la popolazione, si porta in chiesa e innanzi all'autorità religiosa esprime la volontà, a nome suo e di quanti, interpellati in precedenza gli hanno accordato fiducia, di formare il nuovo Comitato Feste e di organizzare, nel migliore dei modi e nel rispetto delle regole religiose, i solenni festeggiamenti, sorretto, in tale compito, dal Presidente-Parroco. Grande interesse provoca in tutti i compaesani l'uscita delle locandine con la lista dei componenti il nuovo comitato, e in ogni luogo, e in qualsiasi ora prendono vita capannelli di persone attraverso i quali ognuno esprime la propria opinione, cercando di stabilire se il neo-comitato sia migliore del precedente, se sia all'altezza della situazione e soprattutto se i componenti, siano in grado di essere al centro dell'attenzione per un anno intero, sopportando pazientemente i consigli, le battute scherzose, gli elogi, ma anche le critiche accese da parte di tutti i disini che, al di là dei nomi che compaiono di volta in volta sulle varie locandine, sono ogni anno, in egual maniera, partecipi ed emotivamente coinvolti nei preparativi per le varie feste religiose.
Dopo l'insediamento, il comitato stila un preventivo di spesa per tutte le feste cicliche che si svolgono nell'arco dell'anno, preventivandone, allo stesso tempo, i modi e i tempi per la raccolta degli oboli necessari a sopperire alle spese preventivate.
Nascono così, accanto alle radicate e tradizionali autotassazione volontaria delle famiglie, questua domenicale con cassetta munita di effigie del Santo da festeggiare, questua mensilemediante la raccolta effettuata presso le famiglie del paese, varie iniziative come le riffe e non ultima quella della ricerca di sponsor da inserire in opuscoli e volantini vari, il tutto, atto ad incrementare le entrate, così da poter inserire, nel programma delle feste, delle novità tali da far restare il ricordo per gli anni a venire.
Oltre a raccogliere gli oboli, preparare il programma con la contrattazione di bande musicali, luminarie, fuochi pirotecnici e d'artificio, il comitato feste cura l'uscita annuale di un calendario e di un annuario sulla festa dei S.S. Filippo e Giacomo con notizie storiche e di cronaca di Diso.