Festa della Madonna dell'Uragano
Da anni ormai, la cittadinanza di Diso il 10 settembre rende onore alla Madonna conosciuta con l'appellativo di Madonna dell'Uragano. Come per ogni festa Salentina che si rispetti la venerazione verso la Madre di Cristo si riconferma ogni anno con un nutrito programma religioso e civile insieme; il solenne noverario culmina così con la processione e la Messa Solenne, mentre le strade principali del paese vengono addobbate con le tradizionali luminarie, alle luci delle quali, si alternano la sera della festa, i più prestigiosi concerti bandistici Pugliesi.
Il significato profondo di questa Festa è legato al terribile ciclone che si abbattè sull’estremo lembo del Salento il 10 Settembre 1832, colpendo drammaticamente Diso e Otranto ed altre località situate sull’asse delle due cittadine. Il 10 Settembre 1832 Diso fu invaso da un turbine devastatore di potenza straordinaria; turbine tenebroso e fiammeggiante, il quale, dopo aver desolate le campagne poste a libeccio di Diso, atterrando muri e case rustiche e divellendo o spazzando oliveti annosi, entrò nell’abitato e lo ridusse ad un cumulo di rottami. Neppure il solido frontespizio della Chiesa Parrocchiale resistette alla violenza del turbine e ne rimase diroccato. Se non che al momento dell’invasione una preghiera eruppe da tutti i cuori; e un grido unanime implorante l’aiuto di M. SS. Immacolata risuonò sulle labbra di tutti. Tra le rovine e i rottami non si trovarono che due soli morti; ma invece fu grande il numero di coloro che vennero dissepolti sani ed illesi, e tra questi non poche madri prossime a sgravarsi che videro salve se medesime e la prole nascitura. Lo stesso ciclone che desolò Diso coese sino ad Otranto, e ne invase il sobborgo facendovi 24 cadaveri; e fortuna che gli Otrantini che mediante l’intercessione dei loro Martiri, il turbine deviò e la città fu salva. (Stasi Arc.) Fino a qualche decennio fa la Festa della Madonna dell’Uragano del 10 Settembre era praticamente “gestita” dalla locale Confraternita dell’Immacolata e rientrava nelle numerose festività mariane programmate dai Confratelli e non aveva scansione annuale in quanto la festa non tutti gli anni veniva celebrata, ed il passaggio dalla iniziale episodicità ad una fissità annuale del 10 Settembre, viene proprio dal tragico evento del ciclone del 1832, che determinò per sempre i solenni festeggiamenti in onore della Vergine Immacolata che da allora prese il titolo di Madonna dell’Uragano.